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Oggetti Smarriti

by Lowinsky

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1.
Coltelli 03:47
coltelli affilati, un sogno in tasca scelte veloci, il tempo di un caffè così sei fatta tu sanguina il mio cuore se tu scappi nei tuoi stivali laggiù mi guardi e so la lama è affilata, uccidimi, uccidimi mi arrendo a un paio di occhi blu o al fucile spianato davanti a me così sei fatta tu le gambe intorno al collo e io che ti pago per restare decidi tu non parli mai io non ho niente, niente per noi tu non parli mai io non ho niente, niente per noi mangi le unghie, ti giri piano sistemi i capelli davanti a me anche se ormai il colpo è in canna, la stanza in fiamme arrendersi è dolce a braccia alzate mi guardi e so il colpo è in canna, uccidimi, uccidimi tu non parli mai io non ho niente, niente per noi
2.
Seppuku 04:00
mentre gioca con gli altri, salgo qualche piano non mi rivedrai più scusa per tutti i miei colpi, forse dentro ad un pugno, tu mi ricorderai sai forse ho sbagliato, io non parlo più con nessuno qualche giorno al mare, accoltellerò il mostro vorrei solo i vestiti sono al piano tra gli oggetti smarriti degli ospiti parlo un poco con tutti è come essere sempre pronto a morire o ad uccidere mentre nuoto al largo tu sei un’idea lontana da qui meriti tutto il male che ho cresciuto dentro me vorrei solo i vestiti sono al piano tra gli oggetti smarriti degli ospiti parlo un poco con tutti è come essere sempre pronto a morire o ad uccidere
3.
quando vorrai non essere più tu tra i pensieri che non ho, pensieri che non ho mi uccidono tu già lo sai, ti porterò più giù io non credo più in me, non credo neanche che migliorerà vesto con lo stress del mio dolore che non ha, che non ha senso, né una strada si nasconde dentro la, dentro la stanza chiedo perchè il mondo avvolga un velo su di me fra ricordi e avversità salgo più su, è senza fine non vedo più la cima, la montagna non scomparirà vesto con lo stress del mio dolore che non ha, che non ha senso, né una strada si nasconde dentro la, dentro la stanza quando vorrai non essere più tu tra i pensieri che non ho, pensieri che non ho mi uccidono vesto con lo stress del mio dolore che non ha, che non ha senso, né una strada si nasconde dentro la, dentro la stanza
4.
Bandiera 04:12
ti aspettavo sotto palme verdi, pioggia e poi nella testa pensieri vaghi e freddi come i tuoi sai che non dormo, se tu sei qui, sai che non dormo, tu sei qui sei arrivata tra languide promesse io so che come un gioco, la tua passione è dirmi sempre no ora non rimane nulla più di un foglio vuoto su cui scrivere a te e su una nave colata a picco, una bandiera io che scappo, nodi sciolti e ponti in cenere poco conta, mi neghi la ricerca di un perché sai che non dormo, se tu sei qui; sai che non dormo, tu sei qui passa il tempo, salto su ogni treno, scusa se oggi scambio il mio passato per la libertà ora non rimane nulla più di un foglio vuoto su cui scrivere a te e su una nave colata a picco, una bandiera
5.
tu dove sei? ti svegliavi e non speravi in niente, ma vivi stanca tra le spalle e gli occhi dei visi alla tv tra gli sguardi di chi non ti amava mai ti fan sentire sempre peggio tu non hai mai perso tempo con noi, tra una fuga e l’altra non hai mai avuto tempo per noi, tra una scusa e l’altra tu dove sei? sai che il tempo non concede tregua a chi non sa guardarsi dentro e ridere vesti in blu, scappi piano non ti fai notare leggera ti fan sentire sempre peggio tu non hai perso tempo con noi, tra una fuga e l’altra non hai mai avuto tempo per noi, tra una scusa e l’altra
6.
2013 03:18
tu dormi e anche se non parli ancora io so che tu sarai con me nel credere che questo mondo sia per te, per te non ci saran mai spazio né distanze tra noi no, non credo sia poco partecipo al gioco se ci sei tu occhi aperti, il mondo è li di fronte ad ogni dubbio ti aiuterò lenti gli anni passano, foglie verdi per strada non tornano più non ci saran mai spazio né distanze tra noi no, non credo sia poco partecipo al gioco se ci sei tu
7.
Vertigine 03:28
come soldati colpiti e rimasti a terra è la fine, senza più sangue le nostre vene ma tu, tu odi ridere; mi spingi a ridere di te fisso solo la tua giacca blu tutto gira in tondo come una vertigine intanto io mi sdraio più in là ieri sai un uomo ti ha cercato a casa “tu chi sei?”, io son scappato per le scale poi lui, si è offerto di pagare; ho mostrato il dito medio ricordo solo il mio occhio nero tutto gira in tondo come una vertigine intanto io mi sdraio più in là persi in un giorno di festa, ossa rotte e il sole che non c’è
8.
Macigno 04:07
vedi come tutto cambia, immutabile? cresco in esperienze e giorni persi accanto a te ma non ho più voglia di affrettarmi verso la mia fine (la fine) come un macigno pesi sulle mie spalle mi trascini giù', ma tutto andrà se non temo più la strada, come diceva lui bisognerà pur assaggiare, dalle budella in su se io mi fermo qui, tu ti affretti verso la tua fine (la fine) come un macigno pesi sulle mie spalle mi trascini giù', ma tutto andrà
9.
L'Ennemi 04:06
ma jeunesse ne fut qu'un ténébreux orage, traversé çà et là par de brillants soleils; le tonnerre et la pluie ont fait un tel ravage, qu'il reste en mon jardin bien peu de fruits vermeils. voilà que j'ai touché l'automne des idées, et qu'il faut employer la pelle et les râteaux pour rassembler à neuf les terres inondées, où l'eau creuse des trous grands comme des tombeaux. et qui sait si les fleurs nouvelles que je rêve trouveront dans ce sol lavé comme une grève le mystique aliment qui ferait leur vigueur? ô douleur! ô douleur! le temps mange la vie, et l'obscur ennemi qui nous ronge le cœur du sang que nous perdons croît et se fortifie! du sang que nous perdons croît et se fortifie!
10.
L.M.R. 03:17
vendono favori a, a se stessi i segreti chiusi in mezze frasi, compiaciute soldi e sogni a noi non son concessi poi ci fanno unire in una stretta se hai una scusa prego avanza ecco la fine, è il mio posto entra un uomo ben vestito, nella giacca la mano rossa si sente dio dentro a un bar, poi ci guarda disgustato soldi e sogni a noi non son concessi ormai non crede più nella sua forza offrono solo il superfluo non empatia è solo un gesto se hai una scusa prego avanza ecco la fine, è il mio posto

credits

released February 22, 2020

Prodotto da Giacomo Corpino - Whale Audio
www.whaleaudiostudio.com

Artwork di Barney Bodoano
www.barneybodoano.com

"Costruite principalmente su riff liquidi e malinconici su cui si poggia ebbra e sghemba la voce, le dieci tracce di “Oggetti smarriti” sono come diapositive che scorrono nella mente annebbiata da postumi di sbornia, riviste e rivissute durante una notte insonne." ROCKIT

"Accompagnato da una copertina di grande fascino, realizzata dall’artista inglese Barney Bodoano, che rappresenta una sua personale visione del lago di Lecco (a proposito di ritorno alle origini), “Oggetti smarriti” è il disco della strada ritrovata, un manifesto di serenità e voglia di ricominciare. Sarà simbolico, ma la scaletta si apre con “Coltelli”, che era già presente nell’Ep e che assieme a “Vertigine” e a “L’ennemi” (il cui testo è costituito dall’omonima poesia di Baudelaire, cantata in lingua originale) è stata riarrangiata e reinterpretata per adeguarla ai nuovi equilibri. Il risultato complessivo è più che soddisfacente: valorizzate dall’ottimo lavoro di produzione di Giacomo Corpino, queste tracce sono un viaggio emozionante e un filino nostalgico in quell’Indie Rock di matrice anglosassone così tanto in voga tra fine anni ’90 e primi Duemila; vi si trova un compendio esaustivo delle influenze del gruppo, con rimandi continui ma non palesemente citazionisti ad Ash, Teenage Fanclub, Nada Surf, Shins e altri nomi di questo tipo, senza dimenticare una bella spruzzata di Punk, presente soprattutto in una resa sonora che ne preserva intatta una certa ruvidezza di fondo. La scrittura di Carlo spicca sempre per brillantezza, per la capacità di inanellare melodie vincenti (“Vertigine”, “Bandiera”, “Coltelli” sono ottimi esempi in tal senso) ma di uscire benissimo sulla lunga distanza, quando si cimenta con canzoni dal feeling e dalla struttura più ricercati (“Seppuku”, “L.M.R.”); ottime anche le ballate come “Vacanza Paradiso” o “2013”, dedicata alla prima figlia, nata proprio in quell’anno. E non manca qualche episodio più tirato e graffiante, giusto a rimarcare la loro anima più Garage (“Macigno”, “Lelaina”)” LOUDD

"Gli elementi, però, più importanti per la riuscita del lavoro sono l’efficacia del suono delle chitarre, in grado di catturare l’attenzione dell’ascoltatore fin dal primo accordo e di non perderla mai, la qualità melodica, anche qui con idee in perfetto equilibrio tra immediatezza e mancanza di banalità, e la buona varietà tra una canzone e l’altra, aspetto importante quando le idee di base sono così ben marcate." INDIEROCCIA

"Oggetti Smarriti è produzione in puro stile nineties ben suonata che accompagna alla perfezione i testi malinconici riflessivi: ascoltato al buio è un disco che fa viaggiare la mente fra mille pensieri con buone possibilità di uscirne con un’idea nuova." TUTTIGIUPARTERRE

"Si tratta di un disco piuttosto “emo” nei testi e nei temi, risultato di un periodo particolarmente complicato a livello umano e personale. Le sonorità si avvicinano molto alla scuola americana dell’indie rock/power pop anni ’90, i circa 40 minuti dell’album si snodano attraverso alcuni pezzi carichi di distorsioni e altri più morbidi e intimi sorretti dall’acustica." MUSICTRAKS

"Perdita, solitudine (Macigno) e depressione sono i temi più ricorrenti, anche negli episodi più acustici (Vacanza Paradiso). Se in termini musicali questo approccio può rientrare a pieno titolo nella categoria “emo”, in senso puramente letterario si avvicina alla poetica decadente. Non a caso, infatti, i Lowinsky hanno scelto di dare una veste sonora a L’Ennemi, poesia di Charles Baudelaire, qui cantata nella sua versione originale in lingua francese. Non mancano, infine, altri riferimenti più o meno colti: dal film “Reality Bites” di Ben Stiller (Lelaina) al poema epico “Paradiso Perduto” di John Milton (L.M.R.)." INDIEZONE

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Lowinsky Bergamo, Italy

indie rock band from bergamo, italy.
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